Che cos'è il bullismo?

Le caratteristiche del bullismo

Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo caratteristico delle relazioni fra coetanei e contraddistinto da comportamenti violenti, pervasivi e con conseguenze durature. È una forma di aggressività intenzionale, ingiustificata, non provocata, ripetuta nel tempo e implica una disparità, reale o percepita, di potere o forza tra il bullo e la vittima.

Per bullismo si intendono:

«[...] l'aggressione o la molestia reiterate, da parte di una singola persona o di un gruppo di persone, in danno di un minore o di un gruppo di minori, idonee a provocare sentimenti di ansia, di timore, di isolamento o di emarginazione, attraverso atti o comportamenti vessatori, pressioni o violenze fisiche o psicologiche, istigazione al suicidio o all'autolesionismo, minacce o ricatti, furti o danneggiamenti, offese o derisioni»
Legge n. 70/2024, Articolo 1, Comma 2, 1-bis

Le caratteristiche che lo contraddistinguono sono dunque:

La natura di gruppo del fenomeno: tali comportamenti si manifestano prevalentemente alla presenza dei compagni, che possono assumere diversi ruoli (sostenitori del bullo, esterni/ spettatori passivi, difensori della vittima). La dimensione del gruppo fa sì
che gli osservatori abbiano la potenzialità di influenzare la situazione.

LE TIPOLOGIE

FISICO:
colpi, pugni, strattoni, calci, furto, danneggiamento degli oggetti personali della vittima.
VERBALE:
offese, minacce, soprannomi denigratori e prese in giro.
INDIRETTO: 
esclusione sociale, pettegolezzi, diffusione di calunnie, mettere in giro cattive voci.
Il Bullismo è basato sul pregiudizio e la discriminazione, legato a caratteristiche della vittima, come il sesso, l’etnia o nazionalità, la disabilità, l’aspetto fisico e l’orientamento
sessuale.
- Sessista: stereotipi negativi connessi al genere
- Etnico: basato sul pregiudizio etnico o culturale
- Omofobico: stereotipi negativi relativi all'orientamento sessuale
- Verso la disabilità: derisione di compagni con disabilità fisiche o mentali
- Verso i compagni più dotati: pressio negativa verso una vittima dotata

I FATTORI DI RISCHIO PER IL PERSECUTORE, LA VITTIMA, LA COMUNITÀ

Prevenire gli eventuali episodi di bullismo nel proprio contesto di lavoro richiede di riconoscere i principali fattori di rischio evidenziati dalla ricerca scientifica.
Persecutore: Olweus propone il modello della personalità aggressiva. Possibili deficit di competenza sociale, autostima e carente trattamento di informazioni sociali. Sono messi in evidenza tratti di forte narcisismo, mancanza di empatia e di senso di colpa. Bias cognitivi che supportano l’utilizzo di comportamenti aggressivi come vantaggiosi e ammissibili. In molti casi i persecutori sono popolari e apprezzatə, membri centrali nella rete dei pari.
Vittima: la vittimizzazione è spesso associata a depressione, ansia, bassa autostima. Difficoltà sociali: rifiuto da parte dei/lle compagni/e o amicizie negative. Bassi livelli di comportamenti pro-sociali. Mancanza di assertività. Scelta di amicizie spesso deboli e incapaci di difendere: altre vittime potenziali. Secondo alcuni studi, vittimizzazione anche in famiglia oppure iperprotezione.
Persecutore-vittima: spesso persona rifiutata dal gruppo. Problemi di “esternalizzazione” (aggressività, impulsività, rabbia, ecc.), depressione, ansia, scarsa autostima. Famiglie spesso avverse e maltrattanti o negligenti. Rispetto ə bully, bully-vittima manifesta meno capacità sociali strategiche e più fragilità personale.
Livello della classe: bullismo e vittimizzazione si connotano anche in funzione del gruppo classe, delle dinamiche e delle regole implicite del gruppo, delle caratteristiche del gruppo docenti. Una forte gerarchizzazione favorisce i comportamenti prevaricatori e di esclusione sociale, come pure un sistema di regole che premia l’aggressività e la
sopraffazione. La percezione degli atteggiamenti del gruppo docenti fa capire alla classe se i comportamenti bulli sono legittimati o meno.


LE PRINCIPALI PERSONE COINVOLTE

Riconoscere i comportamenti e le caratteristiche psicologiche dei principali protagonisti degli episodi di bullismo aiuta a intervenire in tali situazioni, come pure a individuare gli indicatori di una possibile emergenza. Sono state evidenziate alcune caratteristiche.


CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE

DI CHI PARTECIPA ATTIVAMENTE A EPISODI DI BULLISMO:

Dominante: forte fisicamente/psicologicamente, elevata autostima, favorevole alla violenza, scarsa empatia verso la vittima indifferenza morale - abilità sociali di tipo manipolatorio;
Gregario: più ansioso del dominante, spesso di scarso rendimento scolastico, poco popolare e insicuro;
Persecutore-Vittima: vittima aggressiva o provocatrice; stile di interazione reattivo e aggressivo alle prepotenze; persona agitata, con difficoltà cognitive e di attenzione, poco popolare
Famiglie: clima di ostilità tipico (Olweus), stile autoritario, scarsa accettazione del minore; oppure eccessiva permissività priva di capacità educativa e di controllo. Incoerenza tra azioni e comportamenti educativi, così da generare insicurezza.

CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DELLE VITTIME:

Vittima passiva: non sembra provocare le violenze o le aggressioni; sensibile e poco aggressivo. In alcuni casi prevale un comportamento reattivo ansioso oppure sottomesso, che segnala a persecutori insicurezza e difficoltà a reagire. Spesso reazioni di pianto e isolamento; come pure scarsa autostima e fragilità. Possibile tendenza a negare il problema e auto colpevolizzarsi;
Vittima provocatrice: comportamenti irrequieti, iperattivi o irritanti, per cui provoca attacchi e spesso contrattacca (sovrapponibile al persecutore-vittima).
Famiglie delle vittime: spesso molto coese, coinvolgenti nella vita interna e con stretta dipendenza dalla famiglia. Spesso madre iperprotettiva e padre poco presente. Conseguente difficoltà nella gestione dei rapporti sociali.

Notizie Tag pagina: Progetti